Oggi per la prima volta affrontiamo la prima parte della lunga e complicata salita all'Everest. Il piano di questa giornata è di salire fino a una quota tra 5700 e 5800 attraverso la famigerata Kumbu Ice Fall. Il temutissimo labirinto di ghiaccio posto tra il CB ed il C1. È un luogo composto da un ammasso di giganteschi blocchi di ghiaccio, alcuni alti come palazzi e crepacci enormi aperti come insaziabili bocche. Man mano che si sale esso si stringe costretto tra le enormi pareti dei giganti Himalayani dalle quali incombono enormi seracchi di incalcolabile grandezza che sporgono minacciosi nel vuoto.
I tonfi assordanti dei blocchi di ghiaccio che precipitano ora da una parte ora dall'altra, è diventata la colonna sonora immutata delle notti al campo base. Per attraversare questo territorio è necessario predisporre delle scalette, a volte anche due o tre legate insieme, per superare i crepacci e delle corde sulle quali risalire gli enormi blocchi che sbarrano la strada. Questo compito è affidato ai cosiddetti Ice Doctors che devono anche quotidianamente visionare la situazione ed operare gli aggiustamenti necessari. Infatti l'Ice Fall è un territorio vivo e come tale si sposta ogni giorno, anche fino ad 1 metro. Il percorso quindi può anche differire da un giorno all'altro. Insieme al nostro Sirdar (il responsabile del campo) abbiamo studiato un piano di salita che ci consenta di attraversare l'Ice Fall, il minor numero di volte possibile. Questo è l'unico modo di diminuire il rischio.