Climb your life, reach your goal. - Il nome Everest fa paura solo a scriverlo, a me ne fa molta. Fino a qualche tempo fa non avrei neanche osato immaginare di poter preparare una spedizione in Himalaya per provare a salire la montagna più alta del mondo. Pian piano però ho capito che non c’è niente di impossibile se uno lo vuole fortemente. Ora mi trovo ad aver già acquistato i biglietti aerei per la prossima partenza e dover pensare alle mille cose da risolvere entro il prossimo 19 marzo.
Alpinismo a parte ognuno di noi ha il proprio EVEREST da scalare nella vita. A volte viene da pensare che si è troppo piccoli o deboli per le grandi sfide che il destino ci riserva, invece è solo questione di iniziare, a piccoli passi, per poi vedere che ci si aprono delle possibilità inaspettate. Siamo a fine ottobre, il sole è ancora tiepido in Sardegna.
E’ appena cominciato l’autunno e l’inizio della primavera sembrerebbe lontanissima. Invece quando penso alla data della mia prossima partenza, e ci penso ogni giorno, mi sale quel minimo di ansia che provo ogni volta che si avvicina una nuova “prova”. Una nuova avventura da programmare nei minimi dettagli nonostante l’ineludibile carico di incognite.
Ho come l’impressione che il tempo non sia abbastanza per curare tutti gli aspetti della spedizione più “grande” della mia vita. I mesi che precedono la partenza sono sempre molto duri per tutto il lavoro di organizzazione e allenamento, sono mesi carichi di tensione in cui bisogna evitare di farsi “schiacciare” psicologicamente dal forte impegno fisico ed emotivo. Sono molto motivato ad affrontare questa prova e cercare di trarre il massimo da un’esperienza unica. Non mi preoccupa mettere in conto una sconfitta, penso solo di vivere l’esperienza al 100%. Sarà in ogni caso un’opportunità di crescita.