Elbrus - 5.642 mt.

Mineralnye Vody - Parte I

Con circa mezzora di ritardo, il volo Milano - Mosca decolla da Malpensa. Cerco di immaginare come sarà l'impatto con la terra e la cultura Russa ... sono curioso di sperimentare. Arrivo all'aeroporto internazionale di Sheremetyevo e mi rendo conto solo ora che se non voglio rischiare di perdere il secondo volo. Devo sbrigarmi, non ho molto tempo. Non potrò cercare un ufficio di cambio per comprare un po di Rubli. Non posso comprare neanche una bottiglia d'acqua. Mi guardo intorno, devo trovare il gate del prossimo volo.

Compito non facile, poche scritte ed indicazioni in inglese. Con un pò di fortuna arrivo al gate giusto in tempo per l'imbarco. Di fianco a me viaggia un giovane ragazzo con l'aria allegra e spensierata da studente in gita. Si agita e ride rumorosamente, insieme ad altri 4 o 5 ragazzi seduti vicino a lui, ogni volta che un'hostess passa vicino. Ad un certo punto si accorge della mia presenza e con aria scanzonata mi rivolge la parola, nella sua lingua. Dico qualcosa come: "non capisco la tua lingua" e lui: "ah Italiano? Italiano mafia" e giù a ridere con la compagnia, come se avesse fatto la battuta del secolo. Insomma ho l'onore di sedere di fianco al più simpatico del mondo. Dalla mia faccia capisce che a me non fa ridere e durante le due ore di volo cerca di rimediare facendomi vedere delle foto del posto dove vive, della sua macchina, cosa di cui sembrava orgogliosissimo. Mi mostra la foto di una BMW, tutto felice. Ho pensato che la cosa stonasse con la sua giovane età. Mi è sembrato un bullo di terz'ordine. Comunque lui non parla inglese quindi ben presto, la conversazione si esaurisce. Arriviamo a Mineralnye Vody con il calare della sera. MinVody, come lo abbreviano i locali, è un piccolo aeroporto. La parte dedicata agli arrivi è piuttosto spartana ed ha qualcosa che sa di stantio, trasandato. Mi avvicino all'unico nastro trasportatore dei bagagli ed attendo pazientemente che inizi a girare. Insieme a me una ventina di persone. Prima di partire ho inviato una mail all'albergo, per sapere dove avrei trovato la loro navetta, così come descritto su Booking, ma non ho avuto risposta. Quando poi ci sono arrivato ed ho constatato che parlavano solo russo, ho capito che la mia mail in inglese non era neanche stata vista ... figuriamoci rispondere. E' un pò che aspetto. Ad uno ad uno i passeggeri trovano le loro valige e vanno via. Son rimasto solo ed ho capito che il mio bagaglio non arriverà, almeno non stasera. Un inserviente al quale chiedo spiegazioni, nonostante non parli inglese, mi indica l'ingresso di un ufficio. La porta è aperta e dentro vi trovo altre 4 o 5 persone, che come me, hanno perso dei bagagli e devono fare la denuncia. Aspetto il mio turno con pazienza. La procedura è abbastanza lunga, infatti i moduli son scritti in cirillico. C'è un assistente, per fortuna, che parla inglese e fa da interprete ed aiuta le persone a compilare il lungo modulo di denuncia. Dopo circa un'ora arriva il mio turno. Con l'aiuto dell'assistente, compilo la mia denuncia e mi rassicura sul fatto che di solito nel giro di qualche giorno i bagagli vengono recapitati all'hotel. Sono stanchissimo, preoccupato per i bagagli, senza i quali non posso fare la scalata. Esco nel parcheggio. Devo trovare un taxi. Arrivo in albergo abbastanza tardi. Non vedo l'ora di andare a dormire ma abbiamo qualche problema di comunicazione dal momento che qui nessuno parla inglese ... ma dico io, possibile? uffffff Dopo un bel pò, si vedono costretti a svegliare un'altro cliente che faccia da interprete. Mi sembra tutto molto surreale, ma son troppo stanco per ragionare. E' così che conosco Serge. Un ragazzone Russo di circa 35/40 anni che lavora in Germania ed è tornato in Russia in vacanza per scalare l'Elbrus. Il suo inglese è ancora più approssimativo del mio ma tanto basta a comprenderci e a far uscire dall'impasse il personale dell'Hotel. Gli racconto la mia disavventura con i bagagli e si offre di aiutarmi. Ci diamo appuntamento per la mattina seguente alle 9,00. Faremo insieme qualche commissione, come comprare il gas e dei viveri liofilizzati per la scalata. Poi andremo insieme all'Aeroporto alla ricerca di informazioni sui bagagli.

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